Nuova sponsorship tra Nutrisens ed IDDSI

Un articolo pubblicato nel 2017 descrive come l’IDDSI ha sviluppato un diagramma relativo alle consistenze necessarie in caso di disfagia, standardizzato, internazionale e per gli individui di ogni età.

La disfagia colpisce l’8% della popolazione mondiale, circa 590 milioni di soggetti. Per nutrirsi senza rischi, queste persone devono consumare alimenti la cui consistenza è stata adattata al loro disturbo deglutitorio.

Tuttavia, può essere difficile districarsi tra i diversi termini usati dai produttori, dai caregiver e dalle strutture sanitarie nei diversi Paesi. Da qui nasce la necessità di standardizzare la terminologia relativa alle consistenze, in quanto l’obiettivo è sempre la sicurezza del trattamento nutrizionale di queste persone. Una missione alla quale l’IDDSI (International Dysphagia Diet Standardisation Initiative) si è dedicata a partire dal 2013.

Per questo, professionisti sanitari di diverse discipline e di diversi Paesi si sono raggruppati ed hanno tracciato la linea da seguire:

Ispirarsi alle pratiche internazionali

È stato condotto un inventario internazionale delle varie terminologie esistenti e delle pratiche correnti tra pazienti, caregiver, operatori sanitari, associazioni di pazienti, fornitori di servizi, ricercatori e produttori. Sono state repertate più di 2050 risposte derivanti da 33 Paesi, le quali rilevavano l’utilizzo comune di 3 – 4 diverse consistenze per gli alimenti (54 termini diversi) e più di 3 livelli di densità per i liquidi (27 termini diversi).

Assicurare benefici dalla consistenza modificata 

Una revisione sistematica degli studi pubblicati sulle modifiche testuali utilizzate nella disfagia ha fornito tre indicazioni:

(1) l'ispessimento dei liquidi riduce il rischio di aspirazione;
(2) d'altra parte aumenta il rischio di accumulo di residui nella faringe;
(3) i solidi e le consistenze più dense richiedono uno sforzo maggiore nella manipolazione orale e nella deglutizione.

Per conoscere la consistenza ottimale per un paziente, uno specialista deve valutare attentamente la tolleranza del paziente ai diversi alimenti.

Ottenere un consenso internazionale 

Gli esperti hanno adottato all'unanimità l'inclusione di 5 livelli di viscosità per le bevande e 5 texture per gli alimenti. Le caratteristiche di ogni livello di consistenza sono state descritte e definite con semplici prove (prova di flusso a gravità, gocciolamento con una forchetta, cucchiaio inclinato, pressione con una forchetta...).

Un diagramma (vedi immagine) illustra gli 8 livelli di consistenza (da 0 a 7), che vanno dai liquidi agli alimenti solidi e sono identificati da numeri, etichette e codifica a colori. Dopo una raccolta di feedback dal campo (3190 partecipanti provenienti da 57 paesi), alcuni aggiustamenti hanno portato alla versione finale del diagramma. Il diagramma è adatto a neonati, bambini e adulti affetti da disfagia.

Development of International Terminology and Definitions for Texture-Modified Foods and Thickened Fluids Used in Dysphagia Management: The IDDSI Framework. Cichero, J.A.Y., Lam, P., Steele, C.M. et al. Dysphagia 32, 293–314 (2017).